lunedì 7 gennaio 2008

Relais Blu Belvedere

Relais Blu Belvedere
Via Roncato, 60 - Massa Lubrense (NA)
Tel +39 081 878 9552 - Fax +39 081 878 9304
www.relaisblu.com
e-mail: info@relaisblu.com


Ci sono posti che non possono non emozionare, non importa quante volte ci sei stato o quanti artisti l’abbiano rappresentato, emozionano a prescindere.
Sono sulla terrazza del Relais Blu a Massa Lubrense e davanti a me, quasi la tocco con mano, c’è Capri con i suoi mitici faraglioni. Alla mia destra in tutta la sua maestosa sinuosità il Vesuvio che digrada dolcemente nel golfo di Napoli. Sono circa le 20,00 e il sole è un disco rosso che lentamente si avvia a sparire all’orizzonte.
Come si fa a non emozionarsi?
Ma forse è meglio se cominciamo dal principio.
Come detto sono quasi le 20.00 quando la gentile signorina alla reception ci accoglie sorridente e ci affida all’esperto responsabile di sala (20 anni da Don Alfonso) che a sua volta ci accompagna in terrazza e, con una certa soddisfazione, sorride alla nostra espressione estasiata. La terrazza, di circa 250/300 metri quadri, ha sulla destra i tavoli ben distanziati (sotto una tettoia di canne) e sulla sinistra una serie di divani e poltrone bianchi rivolti a Capri. Il parapetto del terrazzo è formato da lastre di cristallo, così che nulla possa disturbare l’incanto della veduta. L’arredamento della sala è piuttosto minimal ed il bianco la fa da padrone (solo poche macchie di blu ai tavoli).
Naturalmente prima di avventurarci alla cena vera e propria approfittiamo delle poltrone dove degustiamo uno spumante accompagnato tre assaggi serviti direttamente al cucchiaio (delicatissima minifrittatina di pasta, gamberetto crudo con peperone leggermente agrodolce e filetto di alice delicatamente marinato).
Prenotandola con anticipo è possibile sostituire alla cena una serie di nove assaggini da gustare in poltrona a 35 euro oltre i vini.
Il sole, dopo aver infiammato il golfo, si è ritirato e quindi è giunto per noi il momento di accomodarci al tavolo.
Sono previsti due menù degustazione, o meglio, uno normale a 65 euro (6 portate) ed uno grande ( 8 portate ), a 80 euro (noi li prendiamo entrambi, cioè uno ciascuno). Ad occhio, ordinando alla carta si spende circa il 25% in più.
La lista dei vini (scomoda perché i fogli escono dalla loro sede disperdendosi) è notevole come ampiezza ma forse la Campania avrebbe meritato una maggiore attenzione. I ricarichi in alcuni casi superano il 100% del prezzo di enoteca.
Mise en place senz’altro migliorabile.
Iniziamo con un benvenuto di alici presentate in maniera veramente carina ma che tutto sommato non offre grandi spunti.
Di ben altra levatura invece il primo antipasto: Gamberi di nassa alla mentuccia di San Costanzo con purea di melanzane affumicate, croccante di patate ed olio al basilico, piatto gustoso ed equilibrato, la purea è delicatissima mentre le patate, sfilacciate e ricomposte a bozzolo, regalano sapidità e croccantezza, i gamberi sono semplicemente superlativi. Bel piatto.
Accompagniamo con un Colli di Lapio del 2005, Fiano di Clelia Romano che non tradisce mai.
Si prosegue con calamaretti ripieni di ortaggi Paravisiello con spuma di provolone Auricchio, barbabietola rossa e prezzemolo croccante, altra portata dal sapore delicato e ben armonizzato. Ottima sarà pure la vellutata di patate Agata, totanetti, croccante di porro e pomodori secchi, una serie infinita di sapori e di aromi che s’inseguono e s’incontrano per poi fondersi in un'unica grande suggestione.
I camerieri sono di praticamente invisibili, grande discrezione ma meritano due rilievi: ci danno tranquillamente del tu (nonostante io continui a rivolgermi a loro con il lei) e non presentano i piatti. Ora non è che io desideri una rappresentazione teatrale ma quando ci sono una decina di portate è quasi una necessità rammentare al cliente quelle che si suseguono. Da tali appunti rimane esente il responsabile che dall’alto della sua esperienza tampona questi piccoli disguidi con tempismo e professionalità .
Il primo è davvero degno di nota: mezzo pacchero di Gragnano al pesce di scoglio e peperoni, grande piatto, dove il dolce dei peperoni viene puntualmente contrastato da una nota sapida in un gioco di grandissimo equilibrio. Ottima preparazione! !! Quando poco dopo lo chef (di cui diremo in seguito) si è avvicinato al tavolo la cosa che più lo ha soddisfatto, nei nostri commenti, è stato il richiamo alla perfetta cottura al dente dei paccheri, vera croce degli chef stranieri.
Intanto una luna ruffiana (quasi piena) ha preso possesso del cielo e riflette la sua luce sulle onde del mare che bagnano Capri.
Si sogna!!!
Si prosegue con tavolozza di triglia alle olive taggiasche e pennellate di colori di campo, piatto da applausi a scena aperta, veramente una bontà!! Grande rispetto ed esaltazione della triglia racchiusa in due sottilissime sfoglie di pane croccante (piatto che da solo vale il viaggio).
Intanto la bottiglia è finita e l’unico bicchiere vuoto è il mio ma ordinare un’altra bottiglia di bianco con la portata di carne in arrivo mi sembra sprecato, di ciò si accorge il metre che fa aprire apposta un’altra bottiglia per servirmi un bicchiere. Un’attenzione che debbo dire ho molto apprezzato.
A questo punto è la volta del piatto di carne Trilogia di agnello alle erbe mediterranee e caponata siciliana. La cottura dell’agnello è perfetta ed il piato è ben eseguito ma i sapori di mare sono un’altra cosa. Nel frattempo abbiamo assaltato una bottiglia di Radici del 2000, Taurasi di Mastroberardino servito in adeguati calici.
Il mosaico di formaggi (non particolarmente stagionati) sarà di fondamentale aiuto per dare fondo al rosso Irpino.
Chiudiamo con una granatina al caffè su pan di spagna e panna, un fantastico Ron e cioccolatini ai vari gusti.
Eppure questa valanga di sapori mediterranei è opera di un tedesco di Amburgo, Christoph Bob (esperienze da Ducas a Parigi ed alla Pergola a Roma con Hainz Beck), personaggio veramente simpatico cui vanno i nostri complimenti per le gustose preparazioni che hanno allietato la nostra serata.
Il Relais ha anche una decina di stanze, tutte con veduta mare.
Concludendo, serata da ricordare, sia per la magia del posto sia per la cena che in alcuni passaggi ha raggiunto veramente livelli di eccellenza.
Sorpresa finale: il conto è stato arrotondato per difetto da 434 a 400 euro (eravamo in quattro).

Giuseppe Minniti

Nessun commento: