8/1/07 pranzo all'Osteria di Passignano a Badia a Passignano (FI) Levataccia notturna per arrivare a Pisa alle 8,30 del mattino, in pratica ho guidato tutta la notte ma in compenso pioveva e c'era nebbia, che bel viaggio!!!
Alle 12.30 siamo (io e Mimmo) liberi, per cui ci avviamo verso Napoli. Avevo idea di fermarmi alla Tenda Rossa, ma con nostro disappunto scopriamo che è chiusa per ferie. Dopo una serie di tentativi riceviamo disponibilità da questo ristorante che però ci costa 20 Km dall'uscita di Firenze Certosa. Ci aspettiamo una trattoria e ci ritroviamo in uno splendido borgo toscano, circondato da viti e con un bel castello monumentale. Proprio sotto le mura del castello, in quelle che una volta erano le cantine di Antinori, c'è questo bel ristorante. Tovagliato di buon livello e posateria ricercata. Cucina di terra improntata alla tradizione toscana con qualche rivisitazione e qualche tentativo ardito non sempre riuscito. Le verdure sono trattate in modo superlativo, veramente sapori straordinari esaltati da rapide cotture.
Decidiamo per due menù degustazione diversi.
Millefoglie di cialde di pane toscano con cavolo nero e cannellini su crema di faggioli all'uccelletto conditi con olio nuovo (molto, molto buono); Crema di zucca gialla con tortellini di formaggio di fossa e calamaretti bolliti (ottima l'accoppiata crema e tortellini, i calamaretti invece sono proprio degli intrusi che nulla possono contro il formaggio di fossa); mezzelune al rosmarino farcite di coniglio su salsa alla cacciatora (bella preparazione) ; maialino del "bosco del bruciato" al forno con piramide di castagnaccio e rapini saltati (buono ma da sconsigliare a chi non piace il dolce con il sapido); tortino di cioccolato amadei con sorpresa al lampone (buono ed originale la variante della salsa di lampone ma sto tortino di cioccolato lo si trova sempre ed ovunque). 2° menù: passatina tiepida di broccoli con polpo, patate ed olive taggiasche (ottime le verdure ma il polpo è sempre un problema); zuppetta di cavolo nero e verza con raviolini di cavolfiore (squisito, piatto veramente notevole); la lepre in due cotture (in pratica un panino integrale svuotato e riempito con bocconcini di lepre dolce e forte (buono) – scaloppe di lepre laccate al cioccolato e cardi saltati (ottimi i cardi, qualche perplessità per la lepre al cioccolato)
Naturalmente non può mancare un'ottima selezione di pecorini accompagnata da panforti senesi.Terminiamo con piccola selezione di chicche agli agrumi.
Il tutto annaffiato da un ottimo Chianti riserva: Le Boroncole 2003.Visto che mi aspettano quasi 500 Km di auto per arrivare a Napoli è meglio evitare il distillato.Conto € 152,00 in due.
lunedì 8 gennaio 2007
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